E’ inaccettabile associare i feroci assassini di Willy alle palestre di arti marziali, è un danno per centinaia di imprese che vedono la loro immagine lesa. Per questo partiremo da Firenze con una class action per tutelare le palestre in un momento già così delicato.
Seguirò le imprese in questa azione giuridica che coinvolgerà tutte le palestre di arti marziali d’Italia che ritengono di essere state danneggiate dalle polemiche nate in questi giorni collegate all’atroce crimine di Colleferro.
La class action, che a Firenze ha già ottenuto le prime adesioni, sarà seguita dall’associazione Politica, Ora! e sarà finalizzata ad ottenere un risarcimento in base ai danni economici subiti e in base alla lesione dell’immagine delle attività e dei loro rappresentanti.
Il percorso, così come regolato dalla legge italiana, potrà far valere in giudizio i diritti e gli interessi lesi delle diverse associazioni e società sportive. Sarebbe così possibile ottenere un procedimento più snello e rapido, rispetto a tanti singoli ricorsi, e avere un maggior peso in giudizio.
Gli attacchi subiti nell’ultima settimana sono gravi. Come è possibile che un episodio di violenza inaudita e di crudo sadismo, compiuto da uomini distanti da ogni sentimento di umanità, sia minimamente riconducibile a chi, da sempre, promuove all’interno della società valori quali l’integrazione e il rispetto?
Dobbiamo difendere i valori dello sport. Le palestre sono spesso luoghi di riscatto sociale, di inserimento, soprattutto in territori dove la criminalità organizzata ha radici più profonde e recluta giovani. Non dobbiamo fare l’errore di associare le palestre e certi sport ad attività criminali, danneggerebbe proprio le persone più fragili o che vivono in contesti difficili.