Roberto d'Ippolito

Una breve presentazione

Biografia completa

Nato a Volterra nel 1957, calabrese di origine, ho quasi sempre vissuto a Firenze. Qui ho studiato e sono diventato avvocato, prevalentemente nel settore penale. Ho un figlio fotografo a Londra. Sono stato legale di parte civile nel processo per la strage dei Georgofili e nel processo per l’omicidio di Lea Garofalo, vittima della ‘ndrangheta. Ho ricoperto lo stesso ruolo anche nel processo sulle stragi naziste di Vallucciolle. Assisto la Fondazione Antonino Caponnetto nei processi di mafia.
Dal 2017 sono membro del consiglio direttivo dell’associazione Santa Maria Annunziata Onlus.

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Formato nel mondo scout, presto cresce in me la passione politica ed entro così nel movimento giovanile della DC, di cui sono stato delegato provinciale di Firenze a fine anni ’70. Aderisco all’associazione cattolico-democratica Rosa Bianca, ispirata ai giovani universitari tedeschi che si opposero coraggiosamente al nazismo. Numerose sono state negli anni le iniziative intraprese dalla Rosa Bianca (Europa, ambiente, disarmo, migranti), alcune in collaborazione col Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira.
Dal 1980, per dieci anni, sono stato consigliere comunale di Scandicci nelle file della DC e poi coordinatore regionale del Movimento de La Rete, nata dopo l’esperienza della Primavera di Palermo di Leoluca Orlando.

Ho conseguito la laurea in Giurisprudenza con il massimo dei voti, discutendo una tesi sulla depenalizzazione in procedura penale, poi pubblicata avendo vinto il premio Pontremoli.
Dal 2011 al 2018, ho insegnato alla Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali dell’Università degli Studi di Firenze. Sono cultore  della materia in Procedura Penale alla Scuola di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Firenze.
Sono stato consulente della XIII Commissione Permanente del Senato della Repubblica nel
corso della XIV legislatura e consulente giuridico, dal 1983 al 1985, del Consiglio Regionale della Toscana.
In particolare negli ultimi anni ho curato l’aspetto della responsabilità giuridica degli operatori sanitari, alla luce della nuova legge sulla Responsabilità professionale (L. 24/2017), su cui ho organizzato numerosi convegni.

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Sono un appassionato di arte, con un debole per Kandinskij e Egon Schiele. Considero capolavori del cinema  Il Gattopardo, Casablanca e Easy rider. Ascolto il jazz, che seconde me raggiunge le sue massime espressioni con  Keith Jarrett e Diana Krall. Di recente ho scoperto che mi piacciono gli audiolibri, soprattutto ascolto saggi storici.

Lo sport ha sempre fatto parte della mia vita e quando il lavoro permette mi immergo nella natura, con la mia bici da corsa o facendo escursioni. Appena posso, scappo al mare.

Tra le mie pubblicazioni:

  • i collaboratori di giustizia e la chiamata di correo;
  • la legislazione in materia di stupefacenti;
  • le intercettazioni telefoniche;
  • le procedure circa la procreazione medicalmente assistita;
  • maltrattamenti in famiglia e reati in danno di minori;
  • diritto di cronaca e processo penale.

Sono stato relatore in:

  • Le nuove frontiere della giustizia nell’era digitale, 20.09.2019;
  • La Legge Gelli, alla luce della sentenza della Corte di Cassazione depositata il 22 febbraio 2018, 20.09.2018;
  • L’Italia libera l’Italia. Dal governo della città al governo del paese “III Assemblea Nazionale del Movimento per la Democrazia La Rete”, 14.01.1994;
  • Ansia di giustizia e di democrazia, 21 marzo 1992;
  • Pace, solidarietà, e nuova politica, 5 marzo 1991;
  • La nuova legge sulla droga, il rischio di punire senza educare, 16 febbraio 1990.